Il settore della distribuzione automatica ha subito un duro colpo a causa dell’emergenza sanitaria e delle restrizioni imposte dalla pandemia, nonché dallo sviluppo dello smartworking. L’Italia, che vanta la più ampia rete distributiva alimentare automatica d’Europa, si è trovata a fronteggiare una perdita del fatturato di oltre il 30% nel 2020. Sebbene nel 2021 si sia registrato un recupero del 10%, le consumazioni rispetto al periodo pre-Covid registrano ancora una flessione del 15%. Il settore, tuttavia, non si è arreso e si sta reinventando per superare la crisi, cercando nuovi prodotti e nuove occasioni di consumo.
Smartworking e limitazioni agli spostamenti: la crisi delle vending machines
Il ricorso massiccio allo smartworking e la paura del contagio hanno portato alla chiusura di aziende, scuole e pubbliche amministrazioni, contribuendo al crollo verticale delle consumazioni nel settore della distribuzione automatica. A gennaio 2021, gli operatori del vending registravano perdite del 31,55% a causa della ripresa dello smartworking. Le aziende del settore hanno registrato gravi difficoltà e difficilmente hanno resistito fino alla fine dello stato di emergenza.
I dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano mostrano che a marzo 2021 gli smart worker in Italia erano 5,37 milioni, mentre a settembre 2021 erano scesi a 4,07 milioni.
La rinascita degli oggetti fisici: come si reinventano i distributori automatici
Il vending si sta reinventando, superando il concetto di pausa caffè e cercando nuovi prodotti e nuove occasioni di consumo. Le macchinette diventano ristoranti e negozi su strada aperti 24 ore su 24.
Inoltre, si è assistito a una crescita dei piatti pronti e dei cubi cucinati distribuiti tramite distributori automatici, a temperatura controllata o surgelati. Questo perché molte mense che prima avevano la cottura in azienda o la consegna dei pasti precotti sono state ridotte o chiuse durante la pandemia. Di conseguenza, è stato richiesto dal settore la possibilità di inserire nei distributori automatici prodotti a temperatura controllata o surgelati.
L’emergenza, così, si è fatta tendenza.
Il futuro del vending: personalizzazione e tecnologia
Non c’è solo lo smartworking, che è un cambiamento in corso e al quale, come con tutti i mutamenti, ci si deve adeguare. I distributori automatici sono ovunque, riempiono spazi e tempi liberi, si rivolgono ai giovani, nelle piazzette o nei luoghi di ritrovo e vendono praticamente ogni cosa, spesso rispondendo ad emergenze last minute.
Non solo. Il settore del vending si sta orientando sempre più verso la personalizzazione e la tecnologia. Le vending machines con touchscreen stanno diventando sempre più diffuse, con la possibilità di personalizzare prodotti di consumo e bevande (lato consumatore) e di monitorare le macchine da remoto, sapendo prima se ci sono guasti o prodotti esauriti (lato produttore). Inoltre, si stanno inserendo sempre più prodotti nuovi, come quelli gluten-free, senza zucchero, km 0 o per vegani, per adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori.
Il vending, quindi, sembra davvero pronto ad affrontare le sfide del futuro, cercando sempre nuove soluzioni per aiutare le aziende e le pubbliche amministrazioni a superare ogni crisi, grazie alla sua enorme flessibilità e versatilità, ma soprattutto alle sue sterminate potenzialità intrinseche.